An Italian Tale: storie da raccontare, progetti da condividere

In Riflessioni

Photo Credits: graphpaperpress

Se gente fra i 20 e i 25 anni, ragazzi che dovrebbero essere pieni di sogni e della voglia di realizzarli, non è pronta a scommettere sul domani e su se stessi, allora significa che stiamo sbagliando tutto. Significa che il pessimismo ha fatto  breccia nella mente e nel cuore di troppe persone e le ha convinte di non potersi più aspettare nulla di buono.

La nostra idea di cambiamento

La crisi più grande dei nostri tempi, è che siamo spaventati, confusi e disillusi. Presi dalla paura che le cose possano solo peggiorare, tendiamo troppo spesso a scivolare nell’immobilismo.

Cosa fare?

Le cronache raccontano di due grandi scuole di pensiero.

Innovazione e cambiamento possono avvenire “dentro” l’attuale sistema socio-economico, a patto che le persone siano solidali ed aperte le une con le altre.

La prima sostiene che qualsiasi sforzo per il cambiamento è vano, e che l’unica opzione sia andarsene. La seconda propone di cambiare tutto “senza chiedere il permesso”, lottando contro l’establishment culturale, politico ed imprenditoriale per costruire un futuro fatto di startup e nuove imprese.

Le persone che scrivono su An Italian Tale non si riconoscono in nessuno dei filoni precedenti e propongono una “terza via” equidistante da entrambi.
Innovazione e cambiamento possono avvenire “dentro” l’attuale sistema socio-economico, a patto che le persone siano solidali ed aperte le une con le altre.
Le “vecchie aziende” (in Italia ci sono 4 Milioni di PMI) possono trovare “nuove idee” negli atenei e nei centri di ricerca del Paese. Le startup sono una grande opportunità, ma le imprese esistenti non vanno abbandonate. Piuttosto si deve lavorare per convincere gli individui a cooperare, per convincerli ad aprirsi. Si devono riqualificare i valori fondanti  della nostra società: primo fra tutti quello della solidarietà.

Questa visione ha bisogno di un presupposto fondamentale per essere realizzata: richiede che si interrompa la catena che lega la frequenza di racconti negativi e sfiducia nel futuro. Ecco perché raccontiamo storie positive. Abbiamo scelto di non voler dimostrare un punto di vista soggettivo, ma di mostrare qualcosa che c’è già, che accade: osservabile ed oggettivo.

La nostra novità è il metodo

La novità di An Italian Tale sta nel metodo con cui vuole essere un agente del cambiamento.

In AiT mettiamo in risalto le storie ed i protagonisti di qualcosa di bello che accade “qui ed ora”, in un mondo che esclude il verificarsi di una positività.

Vogliamo dare a queste esperienze la possibilità di raggiungere il mondo

Per questo abbiamo scelto di raccontare storie, idee e progetti che meritano di essere conosciuti. Vogliamo dare a queste esperienze la possibilità di raggiungere il mondo, affinché il mondo si renda conto che  qualcosa di incredibile è in atto proprio ora.

Magari è solo una laureanda che comprende di voler diventare maestra, oppure è una giovane siciliana con un lavoro di successo in Cina, o ancora un gruppo di ragazzi che vogliono connettere imprese e ricerca. Qui non si tratta di partire o restare, di lottare o arrendersi, qui si tratta di ascoltare. Ciascuna di queste storie, italiane per i protagonisti e per lo spirito con cui vengono alla luce, trova spazio in AiT: un posto dove raccontare storie di persone che renderanno questo mondo un posto migliore.

Ecco, questa è la nostra missione ed il contributo che vogliamo dare: mostrare ai nostri lettori che esistono ancora tante storie belle, e che chiunque ha la possibilità di viverle in prima persona, se non cede al nichilismo ed abbraccia la positività del mondo.

Il popolo di An Italian Tale

Amici, prima di tutto, ecco cosa siamo.

Un gruppo, un collettivo, un movimento, una compagnia di gente in cammino, di volti che ogni giorno incontrano altri volti. E i volti raccontano storie, e le storie raccontano vite, e le vite hanno sempre qualcosa di interessante. Qualcosa che ti colpisce e che ti spinge a parlarne. Perché ogni storia ha a che fare con te stesso e con ciò di cui sei fatto, prima di tutto.

Impiegati, consulenti, operai, ricercatori universitari, designer: perfetti sconosciuti che compongono l’anima di An Italian Tale. Persone che vanno alla ricerca di loro simili che con il loro operare cercano di rendere questo mondo un luogo migliore.

E se questo posto significa qualcosa per te, beh, queste sono le facce a cui dire grazie.

Non siamo un partito, né un’azienda o un’associazione di categoria. Scriviamo per il gusto di farlo e perché riteniamo sia giusto. Non percepiamo alcun finanziamento pubblico e non ci aspettiamo di fare business con questo progetto. Condividiamo, questo sì, un’idea chiara dei valori in cui crediamo e poggiamo le nostre vite. E per questi valori siamo disposti a spenderci. Ciascuno per quello che può.