Apri i giornali e leggi un nome : “Flavio Falzetti”. Ai più forse questo nome dice poco o nulla ma per me, uno che quando vede un campo di calcio e ha un pallone fra i piedi non si fermerebbe mai, vuol dire “passione infinita”.
Flavio ha scoperto la sua malattia, linfoma al IV stato a livello osseo-epatico, durante una partita, svenendo improvvisamente in mezzo al campo, a soli 25 anni, nel pieno dunque delle sue forze e all’inizio probabilmente di una buona carriera da professionista.
Soccorso in campo, trasporto in ospedale, esami infiniti: sembrava la fine, invece è stato l’inizio di una grande avventura.
Quindici anni e 45 cicli di chemioterapia non sono bastati per spegnere la sua passione per la vita e per il calcio.
Flavio ha costituito la squadra “LIFE RITORNO ALLA VITA F.C.”, composta da ragazzi che come lui hanno lottato contro il cancro. Si è battuto per la sensibilizzazione dell’importanza della prevenzione ed ha fatto sì che diventasse obbligatorio anche nei campionati dilettantistici esami diagnostici per tutti gli atleti prima della stagione agonistica. Solo pochi giorni fa questa legge è stata chiamata “legge Falzetti”, in suo onore.
Lunedì 12 marzo la bestia, come lui la chiamava, se l’è portato via, a 41 anni. A guardare la sua vita, ed il modo con cui l’ha vissuta, il tragico finale di questa storia sembra quasi poter passare in secondo piano. E’ proprio vero: vivi veramente se riesci a non spegnere la tua passione per la vita anche quando tutto, ma proprio tutto, sembra perduto.
Per saperne di più : www.flaviofalzetti.it
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