Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: la sussidiarietà che cambia le persone

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Leggete come inizia il famoso trattato siglato nel 1992:

“[…] DECISI a portare avanti il processo di creazione di un’unione sempre più stretta fra i popoli dell’Europa, in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini, conformemente al principio della sussidiarietà.

Viene da chiedersi se questo principio di sussidiarietà, all’apparenza così utile, trovi concreta applicazione nel mondo reale.

Beh, la risposta è sicuramente positiva ed oggi la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare ci offre un prezioso esempio per capire cosa succede quando il principio di sussidiarietà entra in gioco.

Il Banco Alimentare

Nata nel 1989, la Fondazione Banco Alimentare Onlus raccoglie le eccedenze di produzione agricole, dell’industria alimentare, della Grande Distribuzione e della Ristorazione organizzata e li redistribuisce ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno.

Fondazione Banco Alimentare

La Fondazione Banco Alimentare si propone l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei settori dell’assistenza sociale e della beneficenza, secondo il principio di sussidiarietà e secondo la concezione educativa del “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.

Grazie al suo lavoro, la Fondazione aggiusta un “fallimento di mercato” ed si affianca allo Stato nella sua funzione assistenziale.

Beni che altrimenti andrebbero buttati nel cestino, anche se ancora commestibili, vengono recuperati dai volontari della Fondazione (ad oggi, 1.398) e arrivano ogni giorno sulle mense delle associazioni caritative.

Presso questi centri, ogni anno si rivolge circa la metà dei quasi 4 Milioni di Italiani sotto la soglia di povertà.

L’azione della Fondazione Banco Alimentare si traduce in un valore concreto per i poveri e per i donatori. Grazie alla sua presenza, ristoranti, mense e supermercati non sostengono gli alti costi per lo smaltimento di beni alimentari perfettamente commestibili e tante persone hanno un piatto caldo per sfamarsi.

lucchini

Il beneficio dell’azione di recupero della Fondazione Banco Alimentare è triplice: sociale, economico e  ambientale.

Ma c’è di più.

Il metodo utilizzato dalla Fondazione Banco Alimentare, viene condiviso con milioni di donatori in tutta Italia nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, e questa circostanza produce effetti molto interessanti.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Dal suo esordio nel 1997, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà (una vera e propria emergenza alimentare) attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno.

Durante questa giornata ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.

Colletta Alimentare 2013

Si tratta di un evento incredibile, uno spettacolo di solidarietà che spinge al massimo il principio di sussidiarietà.

Per avere un’idea del fenomeno, vi riporto alcuni dati relativi al 2012:

  • 135.000 volontari hanno donato il loro tempo, permettono la realizzazione di questa giornata;
  • 5.000.000 italiani hanno acquistato cibo per chi non può farlo;
  • oltre 10.000 punti vendita della gdo hanno partecipato;
  • 9.622 letonnellate di cibo donato e raccolto.

Una volta raccolto, il cibo viene stoccato in magazzini insieme alle eccedenze che ogni giorno la Rete Banco Alimentare recupera (71.885 tonnellate nel 2012) e può essere redistribuito gratuitamente alle 8.818 strutture caritative che accolgono 1.800.000 persone in condizioni di bisogno.

Il cambiamento è nelle persone

Ciò che colpisce della Fondazione Banco Alimentare  Onlus è che, attraverso l’esperienza della Colletta Alimentare, migliaia di volontari e di donatori scoprono quanto potente può essere un gesto banale come regalare un pacco di pasta a chi ne ha bisogno.

Stando nei supermercati, e parlando con la gente, respiri un’aria diversa, che fuori da questa esperienza sembra impossibile. Incontri un popolo che si scopre unito e solidale, che si sente una comunità in lotta per un criterio ideale.

Quando sei al supermercato, con tutta la fretta del sabato sera, e trovi 1 minuto di tempo per qualcuno che nemmeno conosci, stai realizzando un piccolo miracolo, e dando il tuo contributo per un cambiamento effettivo.

Come dicono i collaboratori della Fondazione Banco Alimentare ONLUS, la storia di ciascuno scrive una storia più grande, condividendo l’ideale, la fatica e le soddisfazioni di un’opera che sulla carta non dovrebbe nemmeno esistere.