La sconfitta più bella

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Che desideri fare da grande? Vincere lo scudetto con la Juventus! Chissà quante volte abbiamo sentito parlare così un bambino che inizia a fantasticare e a sognare il suo futuro. Io ero uno di questi, lui ce l’ha fatta per davvero. Sto parlando di Cristian Stellini, ex giocatore di calcio con un’onesta carriera da difensore (questo particolare è importante) che lo ha visto protagonista nei campi di serie C, serie B ma anche serie A.

Nel 2010 entra a far parte dello staff di Antonio Conte come collaboratore tecnico, strada questa che lo porterà poi alla Juventus e proprio lo scorso maggio a vincere lo scudetto (seppur, appunto, da assistente allenatore). Poche settimane dopo il trionfo è coinvolto nell’inchiesta calcio-scommesse e deferito per illecito sportivo. Ha patteggiato la pena di due anni e mezzo dopo essersi dimesso dalla società (Juventus).

Questa è la storia che tutti sanno, ma c’è un poi.

Il poi è aver incontrato un gruppo di volontari che ha messo in piedi una squadra fatta di profughi e senza fissa dimora chiamata Survivor e che milita nel campionato amatori. Insomma dai vari Buffon, Pirlo, Chiellini e dai più bei stadi di serie A è passato ai peggiori “campi di patate” possibili e immaginabili per dare una mano a sistemare la difesa (come dice lui). Anzi, dice proprio così “Io ho iniziato questa avventura cercando di dare loro una mano, cercando di portare qualcosa di mio per aiutare loro. In realtà mi sto accorgendo che loro mi stanno dando molto di più di quello che io fino ad oggi ho dato a loro”. Si riferisce alla sua nuova squadra, ai suoi nuovi giocatori che ripeto sono profughi e senza tetto.

Anche quando si tocca il fondo, si può sempre ripartire soprattutto se si ha la fortuna di incontrare la gente giusta che ti dà la possibilità di rimetterti in gioco. Il calcio è un po’ come la vita: si vince, si perde, ci si infortuna, ci si rialza, si ricomincia. Questa storia è il bello del calcio. Anzi, è il bello della vita.

 

Foto: yahoo