6 consigli (e una storia) per diventare illustratore

In Imprenditori, Ispirazioni

Lucia Botta è una giovane graphic designer, illustratrice e fumettista bresciana con all'attivo numerose pubblicazioni a carattere nazionale. Per realizzare il suo sogno di "artista" Lucia ha dovuto lottare un bel pò, ed ora che ce l'ha fatta, vuole condividere le cose che ha imparato.

Difficile fare una stima di quanti siano gli illustratori freelance in Italia.

A quanto sembra è una categoria a tratti evanescente. Esiste un’associazione nazionale, che conta all’incirca 250 iscritti, ma non necessariamente tutti quelli che operano in questo settore ne fanno parte.

Noi ne abbiamo beccata una “tosta”: vi presentiamo Lucia Botta!

Quando hai deciso di diventare illustratrice?

Secondo me illustratori si nasce.

E’ una cosa che hai dentro, è un mondo di colori e immagini che cerca la strada per arrivare alla superficie ogni qual volta si legga una storia, si immagini una situazione…

La parte più dura di tutto ciò e riuscire a dare una forma “reale” a quelle magnifiche figure che prendono forma nella mente. Ci sono mille strade per assimilare la tecnica necessaria a dar loro vita, ma di solito si passa per i classici studi artistici.

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In quali ambiti si lavora di più?

Gli ambiti in cui può servire un’illustrazione sono molteplici, dalle tradizionali case editrici alla pubblicità, dal mondo della musica alle aziende che si occupano di creare contributi multimediali, per questa ragione è sempre utile farsi conoscere ad ampio “spettro”, frequentare fiere librarie ed incontrare addetti ai vari settori, insomma, crearsi una rete di contatti.

E dei concorsi? Cosa ne pensi?

I concorsi sono sempre un’ottima vetrina e una buona palestra, si comincia a farsi conoscere e ci si “allena” a capire e assecondare le idee della committenza. Inoltre è utile potersi confrontare e valutare come altri abbiano affrontato la nostra stessa tematica, metabolizzando spunti e puntando sempre al miglioramento.

Certo, ci vuole anche un pizzico di fortuna, l’essere al posto giusto al momento giusto: un altro buon motivo per non fermarsi mai!

La cosa più importante di tutte, peró, rimane disegnare, disegnare e ancora disegnare…partecipare a concorsi, proporsi, conoscere gente e, soprattutto, continuare a crederci, nonostante spesso non sia facile.

Qual è la percezione che le altre persone hanno del tuo lavoro?

Purtroppo viviamo in un mondo in cui la creatività non sempre viene considerata alla stregua di un lavoro, ma quasi un “dovuto”, come se fosse una cosa che nasce da se…”ma si…è solo un disegno!” oppure “ma si, con il computer si fa tutto in un minuto!”.

A questo si aggiunge il fatto che, nonostante “investire in pubblicità in tempo di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano” (Steve Jobs) non sempre è facile far comprendere l’importanza della promozione della propria attività, fortunatamente ci sono anche persone in grado di guardare oltre e di essere intraprendenti.

Per te è stato anche più complicato, vero?

Dopo aver iniziato, finalmente, a muovermi nel mondo della grafica e dell’illustrazione mi sono trovata a scegliere di cambiare contesto, dalla mia Brescia mi sono trasferita nelle incantevoli Marche.

Dal punto di vista paesaggistico la scelta é stata felice ma, lavorativamente parlando, si é rivelata un disastro. Continuavo a lavorare per Brescia dove, avendo mantenuto i contatti, ricevevo la miglior pubblicità possibile da parte dei “clienti soddisfatti”, per la Lombardia in genere, in Veneto e persino a Roma, ma nelle Marche solo sporadiche esperienze lavorative.

Dunque, cosa consiglieresti a chi decide di provarci?

La strada per “arrivare”, almeno per me, per come mi sento ora, é ancora lunga, però alcune delle cose che ho imparato le voglio condividere.

Vivere di sola “arte” non è facile, soprattutto in questi tempi di crisi, però si possono mettere a frutto gli studi fatti riversando la propria creatività in ambito di grafica e pubblicità.

Un illustratore è un po’ un “commesso viaggiatore”, difficilmente capiterà di ricevere clienti in ufficio.

  1. Disegnate, disegnate e ancora disegnate. Una scuola artistica è di sicuro una buona base ma non indispensabile, in questo settore conta la “mano” e le tecniche si affinano solo con l’esperienza.
  2. Raccogliete i vostri lavori in un portfolio dall’aspetto accattivante, meglio se abbinato ad un sito internet. Il vostro lavoro sarà il miglior biglietto da visita.
  3. Costruitevi un ambiente di lavoro pratico, funzionale e, naturalmente, piacevole!
  4. Siate sempre curiosi, guardate il lavoro degli altri senza invidia e senza “abbattervi” ma come stimolo a migliorarvi e sperimentare.
  5. Createvi un vostro stile espressivo, deve piacervi ed essere vostro fino in fondo ma continuate ad immettere linfa nuova senza mai fermarvi nel punto in cui siete.
  6. Non abbattetevi mai, non è una professione semplice ed è più facile imbattersi in muri e strade senza uscita che non in porte aperte, ma se non siamo noi per primi a credere in noi stessi non possiamo certo pretendere che il mondo ci venga incontro!