Nella valle dei cavalieri

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Nella valle dei cavalieri

Mettere insieme le risorse locali per costruire un nuovo ecosistema economico partendo da quello che c’è. L’insegnamento di Succiso, un piccolo comune emiliano che nel 1990 è diventato una cooperativa di comunità. Nata come startup-scommessa, oggi è un’azienda con un fatturato di 700.000 € all’anno.

Un racconto di Pietro Canesin
Premessa di Ksenia Silchenko
Conclusioni di Fabio Fraticelli

Storia della comunità di Succiso

Ksenia Silchenko

PREMESSA – Sin da prima lezione di economia, impariamo che il mercato guadagna dalla presenza di concorrenza.

Più attori ci sono nell’arena competitiva e maggiore è la spinta a creare nuovi prodotti, servizi e tecnologie che garantiscono ai consumatori una maggiore scelta e una migliore qualità dell’offerta.

IL FENOMENO DELLE COOPERATIVE
In Europa ci sono 160.000 cooperative che danno lavoro a 5.4 milioni di cittadini europei.
In Italia le cooperative danno lavoro a oltre 1 milione di persone.

La concorrenza, anche quando è “senza scrupoli”, è una leva necessaria a far crescere l’economia. Che dire, invece, della cooperazione? Beh, sicuramente una gran bella cosa, ma nel significato comune il termine si associa a contesti prevalentemente “no-profit”.

Forse è arrivato il momento di ripensare al ruolo della cooperazione nell’economia moderna e soprattutto sull’impatto che può avere nel grande ecosistema delle startup.

Lo facciamo analizzando un particolare tipo di cooperative, quelle di comunità. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo che abbraccia sia settori tradizionali (come l’agricoltura) che innovativi (energie rinnovabili). E’ per questo che le cooperative di comunità concedono grandi spazi per costruire nuove imprese. Lo abbiamo capito studiando la storia che stiamo per raccontarti. Una vicenda che abbiamo ricostruito immaginando il vissuto del suo protagonista.


Una città si salva grazie alla cooperazione

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Pietro Canesin

IL CASO

Il paese che doveva morire è diventato un caso esemplare di una cooperativa di comunità


 

Cooperative di comunità:
un mercato vergine per tante startup?

In Italia ci sono 5.683 comuni con meno di 5.000 abitanti. Molti sono collocati in contesti territoriali disagiati, con difficoltà di accesso e di collegamento con le reti infrastrutturali e di servizi appannaggio delle città. Alcuni stanno diventando delle vere e proprie “città fantasma”, ma forse l’esempio di Succiso può aiutare a pensare modi creativi per invertire questa tendenza.

Se stai tristemente pensando di scappare da un paese così, prima di preparare il bagaglio ed andartene dai un’occhiata alle altre “Cooperative di Comunità” che hanno ricostruito una realtà in alcuni piccoli comuni italiani. In tutti questi esempi scoprirai come lo spirito della cooperazione, unito ad un’idea creativa, hanno ridato vita a città fantasma. Ne abbiamo raccolti qui 5, finanziati grazie ad un progetto LegaCoop :

  • Gaverina Terme (BG) — Cooperativa Sociale “L’INNESTO Onlus”
  • MIGLIERINA (CZ) — Cooperativa Sociale “IL MIGLIO Onlus”
  • Collagna (RE) — Cooperativa “I Briganti di Cerreto”
  • Melpignano (LE) — “I Cittadini in cooperativa per la promozione del fotovoltaico”
  • Lago di Penne (Abruzzo) — “Rete Imprese Cooperative Ambientali”

Fabio Fraticelli