Niki Batsprite, quando la startup ha la matita in mano

In Startupper

[su_row][su_column size=”2/5″]Sommario:
Come nasce il progetto Niki Batsprite
Cosa rende speciale Niki Batsprite
Metodi per il finanziamento
L’impresa fatta dagli startupper[/su_column]
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Nel panorama fumettistico nazionale e non, campeggia una lunga serie di storie spesso riassumibili nella frase “i cattivi combinano guai, i buoni li sconfiggono e vivono felici e contenti”

Niki Batsprite nasce dal desiderio di offrire qualcosa di diverso, e dalla caparbietà della sua autrice.

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Per me, che a malapena tengo una matita in mano, pensare che ci siano persone del talento di Francesca mi sembra un miracolo.

Questa ragazza è una storia che dovrebbe ispirare tanti ragazzi: talento e passione coltivati con tutta la caparbietà che si ha quando si è giovani. Il risultato? Niki Batsprite, molto più di un fumetto!

Come nasce il progetto Niki Batsprite?

Nel ’96, mentre studiavo per diventare cartoonist, ho iniziato a pormi domande e a mettere in discussione i canoni sui quali si imbastiscono le storie dedicate a ragazzi e giovani adulti. Così è nato l’impianto innovativo dietro la trama di Niki Batsprite: un protagonista metà buono e metà cattivo che vorrebbe ritagliasi una vita tranquilla sul suo mondo, Munia, dove però gli abitanti percepiscono a pelle la “percentuale di bontà” altrui!

Un altro aspetto interessante ed innovativo del progetto è la sua estrema versatilità, perchè è ricco di elementi attrattivi pronti per essere estrapolati in funzione di target precisi ed estremamente differenziati. Per esempio gli adorabili folletti chiamati Alfur sono apprezzatissimi dal pubblico femminile e dai giovani genitori; mentre le adrenaliniche gare di volo acrobatico e le battaglie aeree sono perfette per il pubblico maschile tra i 9 e i 17 anni. Le potenzialità sono infinite.

Che storia hanno i fondatori?

Fin da piccola ho sempre avuto una curiosità insaziabile per qualsiasi forma di storytelling. Volevo comprendere cosa emoziona il pubblico e lo fa innamorare di una storia. Ho studiato Cinema d’Animazione a Urbino e poi animazione 3D, cui è seguita una carriera professionale molto varia che mi ha portato dagli effetti speciali per la TV ai videogiochi, comunicazione aziendale, packaging, progetti di realtà aumentata, applicazioni web… Ogni incarico è stato una palestra imprescindibile, ma gli anni passavano senza occasioni di mettere in pratica la mia teoria. Perciò nel 2011 ho detto “basta” e ho iniziato a lavorare quasi a tempo pieno su Niki Batsprite.


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Daniele, mio compagno e co-autore, ha frequentato Grafica Editoriale all’Istituto d’Arte di Urbino. E’ un grande collezionista e conoscitore di fumetti, soprattutto comics americani. Per Niki Batsprite si occupa soprattutto della colorazione, editing, controllo qualità, presenza agli eventi e contatti con i rivenditori.

Cosa rende speciale Niki Batsprite?

[su_row class=”focus-type1″][su_column size=”1/2″]A mio parere personale, il fatto che sia stato pensato per coniugare in modo nuovo tanti ingredienti diversi tra loro. Humor, parodia, avventura, sentimenti si intrecciano in modi inusuali e sorprendenti anche per chi mastica fumetti e film a profusione. Tra una risata e l’altra vengono trattati in modo non banale temi profondi come l’amicizia, la responsabilità, l’amore, la famiglia… Eppure la storia non è mai apertamente violenta o volgare, restando adattissima anche ai più piccoli.[/su_column]
[su_column size=”1/2″]Un altro aspetto fondamentale è il motto che anima non solo la trama, ma l’intero progetto: “non importa se non sei perfetto, non mollare mai e alla fine tutto andrà bene”. E’ il tipico sprone all’eroe scoraggiato che infine trionfa, una promessa alla quale chiunque vorrebbe poter credere nella vita reale. Noi l’abbiamo applicata come stile di vita ed i risultati sono stati sorprendenti. Come autori, ci impegniamo a diffondere questa filosofia tra i giovani, per dimostrare loro che realizzare i propri sogni è possibile e Niki Batsprite ne è una prova concreta.[/su_column][/su_row]

Quali sono i primi feedback ricevuti dal vostro target di riferimento?

L’accoglienza calorosa che il fumetto ha ricevuto da pubblico e addetti ai lavori ci ha commossi e spronati più che mai. In poco più di due anni abbiamo pubblicato ben 8 volumi a colori e concluso la prima avventura della saga. Un traguardo di tutto rispetto per una produzione indipendente di fumetti italiani.

Anche i primi gadget, presentati questa estate, hanno avuto buoni riscontri. Siamo rimasti molto sorpresi dall’età dei nostri lettori, che spazia dai 9 ai 30 anni con una leggera flessione tra gli adolescenti, i quali sono invece più numerosi tra i lettori stranieri. Dal nostro punto di vista, la varietà di pubblico prova una volta di più che siamo sulla strada giusta.

Come vi state finanziando?

In totale autonomia. Dal ’96 ad oggi ho lavorato e risparmiato per poter un giorno lanciare il progetto senza l’appoggio di un publisher che, a torto o a ragione, stravolgesse l’idea alla base di Niki Batsprite rendendolo un prodotto d’intrattenimento simile a troppi altri. Oltre alla vendita di fumetti, disegni originali e gadgettistica legata a Niki, gli introiti arrivano da commissioni freelance: visual design, illustrazioni e fumetti su commissione.


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La nostra politica è quella di instaurare collaborazioni salde e durature con altri giovani imprenditori, in modo da aiutarci a vicenda e dipendere il meno possibile da banche e finanziatori.

Quali sono le principali difficoltà che incontrate?

Questa domanda mi dà l’occasione di toccare un tema che mi preme molto.

Ogni startupper è alla costante ricerca di bandi per ottenere ossigeno grazie ai fondi pubblici. Eppure non esiste nulla -e dico nulla- per startup con idee di business che non coinvolgano direttamente l’informatica o il turismo, o che riguardino aziende aperte da pochi anni (quindi funzionali ma bisognose di espandersi per stabilizzarsi sul mercato).

Insomma, non viene minimamente considerato il valore di startup in cui l’innovazione è nel metodo di business (strategia) più che negli strumenti produttivi (app, sito web, struttura ricettiva). Credo che questa fortissima discriminazione sia molto pericolosa perchè non aiuta la rinascita di un tessuto produttivo omogeneo, di cui l’Italia ed altri Paesi europei hanno estremo bisogno.

Con l’eccezione di alcune nazioni, il mercato mondiale dei fumetti cartacei è una nicchia piccola con molti nodi da sciogliere, come la presenza soverchiante di publisher storici o la difficoltosa distribuzione in fumetteria.

Per questo nei prossimi mesi guarderemo di più al digitale, ai mercati esteri e al merchandising grazie alla proficua collaborazione con altre realtà.

La nostra sfida quotidiana è domare il tempo ed aumentare gli sforzi promozionali, sia per allargare il pubblico di Niki Batsprite che per entrare in contatto con altre startup e creare collaborazioni. Penso che siano scogli comuni a molti giovani nella nostra situazione.

Secondo voi, rispetto al processo di uscita dalla crisi, quale ruolo può avere l’ecosistema di startup che si sta costruendo in Italia?

Credo che sia fondamentale per svecchiare il tessuto delle PMI italiane. Per troppi anni hanno continuato a fare business in modo ripetitivo, al punto da fossilizzarsi in un sistema padronale arcaico, fallimentare in quanto soffoca la meritocrazia ed il vero spirito imprenditoriale.

In questo senso la crisi è un incendio riparatore, di quelli che bruciano i vecchi alberi per dar modo ai germogli di crescere forti e rimpiazzarli. Purtroppo gli interessi finanziari e politici rendono tutto più complicato, con arroccamenti su posizioni retrograde e privilegi indegni.

Per fortuna i veri attori dell’economia e della politica siamo noi, quindi abbiamo voce in capitolo per opporci non tanto con manifestazioni in piazza, ma con azioni concrete ed efficaci in cui prevalgano la cooperazione ed il rispetto reciproco.

Per maggiori informazioni:
WEB: http://www.nikibatsprite.com/
FB: https://www.facebook.com/nikibatsprite